CATALDO RUSSO

All’inferno con ritorno

Un nanerottolo di nome Ercole, un generoso tontolone, Genio, e una prosperosa zitella, Reparata, questi i Palmisano, una famiglia calabrese indelebilmente marchiata dalla maledizione dell’onomastica.

Nomi che segnano sin da subito anche la vita di Curzio, il più giovane di casa, e che lo mettono al cospetto di una dura verità: la società in cui vive è spietata, corrotta e ingiusta. Le discriminazioni, i soprusi e gli omicidi gratuiti sono all’ordine del giorno in paese, e lui, nonostante gli sforzi, la rabbia e l’indignazione non può farci nulla.

Un vero e proprio inferno, il suo, un mondo in cui l’illegalità e la violenza sono all’ordine del giorno e dal quale, seppur con rammarico, decide di scappare. Una fuga che, però, non servirà ad altro che a catapultarlo in un nuovo inferno: quello argentino delle sconfinate pampas, del cibo in abbondanza e del benessere, almeno in apparenza.

 

Un romanzo in cui la piccola storia si lega a doppio filo con la grande Storia, quella del fascismo, della difficile prima Repubblica, della grande immigrazione, dell’Argentina di Perón e dei desaparecidos.

Un’opera forte e coraggiosa che grida al riscatto, ma che lascia, nonostante tutto, una porta aperta alla speranza.

Dirigente scolastico in pensione, è nato a Crucoli (KR). Nel 1972 si è trasferito a Milano, dove si è laureato in lingue e letterature straniere. Dal 1973 al 1975 ha soggiornato in Inghilterra. Prima dell’insegnamento, ha svolto numerosi lavori: manovale, cameriere, aiuto cuoco, autista, rental agent, educatore, ecc. Figlio di contadini, si è sempre battuto contro le ingiustizie e per migliorare le condizioni di vita della sua gente. La prima pubblicazione, la silloge "II coperchio, i cocci e la luna", è del 1985.

Nel 1990 ha pubblicato "Amori, disamori e blablaismi", otto racconti tra il serio e il faceto. Nel 1992 è la volta de "Gli altri sequestrati", dramma teatrale ispirato al sequestro Casella.

Nel 1994 ha pubblicato il romanzo "II precario", con prefazione di Mario Spinella. Nel 1997 è uscito presso l’editore G. Tranchida il romanzo "I recinti di don Pietraviva". Per lo stesso editore ha curato l’edizione italiana de "Il sogno della camera rossa" di Cao Xuequin (1997), "Buddha insegna" (1997), tratto dal Dhammapada, "I Dialoghi di Krishna sull’Anima" (1998), tratto dal Bhagavadgita. Nel 2002 ha pubblicato, sempre con l’editore Tranchida, il romanzo "Il cielo sopra di me". Nel dicembre del 2010 è uscito presso l’editore Alfredo Guida di Napoli il romanzo satirico-grottesco "Cortigiani, giullari e mammasantissima", e nel 2013 il romanzo "All'inferno con ritorno" (Guida), tradotto e pubblicato anche in Argentina.

Racconti e testi poetici vengono pubblicati regolarmente su antologie e riviste. Altri lavori teatrali rappresentati sono: "Il sogno di volare", "La guerra ritrovata", "Solitudine e badanti", "L'Unità incompiuta", "Simu briganti", "Il foglio di carta bollata sulla testa", "Monia", "Rappresaglia e rancore", "Scollegamenti".

Ė di imminente uscita un nuovo romanzo.

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