FILIPPO GIORGI

L'uomo e la farfalla

6 domande su cui riflettere per comprendere i cambiamenti climatici

Quella dei cambiamenti climatici è una sfida epocale che coinvolge tutti richiedendo un'azione incisiva ed urgente per un uso più sostenibile delle risorse del pianeta.

 

Ma come intervenire?

Come insegna la scienza, il primo passo verso l'azione è la comprensione.

 

Scritto da un esperto di fama internazionale, un testo che consente di formarsi un'opinione seria e consapevole.

 

Il livello del mare si alza inesorabilmente, i ghiacciai e la calotta artica si sciolgono, ondate di calore ed eventi meteorologici catastrofici diventano sempre più frequenti. Tutti questi fenomeni, e molti altri, sono ormai davanti ai nostri occhi e ci pongono domande incalzanti: il clima sta cambiando? Perché? Siamo noi a causare il riscaldamento del pianeta o stiamo assistendo ad un fenomeno naturale? Possiamo fare qualcosa per evitare la "crisi climatica" o abbiamo raggiunto il punto di non ritorno?

L'autore affronta queste e molte altre domande sui cambiamenti climatici in maniera semplice, chiara ed esauriente sulla base dei risultati della ricerca scientifica più avanzata. La narrazione ci accompagna in un viaggio che comincia con l'avvento dell'era dell'Antropocene, in cui le attività umane sono ormai in grado di modificare in maniera anche fondamentale il funzionamento del nostro pianeta. Rivisita concetti base sul comportamento del clima terrestre, come l'effetto serra ed il cosiddetto "effetto farfalla" di Lorenz, che rende il clima variabile e spesso imprevedibile. Ci mostra poi, basandosi su molteplici evidenze scientifiche, come il riscaldamento del pianeta sia ormai un fenomeno in atto e per la maggior parte dovuto ad attività umane; analizza infine il futuro del clima terrestre come descritto dai modelli climatici più avanzati.

Il lettore si renderà conto di come stiamo rischiando di lasciare in eredità alle prossime generazioni un "salto climatico nel buio" che potrà influenzare il pianeta per centinaia, se non migliaia, di anni. Ma non è troppo tardi. Possiamo "gestire l'inevitabile ed evitare l'ingestibile". E questo richiederà semplicemente un uso più razionale, equo ed efficiente delle risorse del pianeta.

Tutti però dobbiamo impegnarci, la spinta deve venire dal basso, dalla società civile e soprattutto dalle nuove generazioni, per far sì che la storia non debba rimpiangere le scelte che faremo nei prossimi anni.

Filippo Giorgi è esperto di fama internazionale di modellistica climatica e di temi legati ai cambiamenti climatici.

Ha lavorato a lungo nel National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder, nel Colorado e, nel 1998, si è trasferito all'Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste, dove è il Direttore della sezione di Fisica della Terra.

Dal 2002 and 2008 Giorgi è stato membro del comitato esecutivo (Bureau) dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che nel 2007 ha vinto il Premio Nobel per la Pace.

Ha pubblicato più di trecento articoli scientifici ed è inserito nella lista degli scienziati più citati nell’area delle Geoscienze.

Nel 2018 è stato insignito della medaglia Alexander von Humboldt dell'Unione Geofisica Europea per il suo contributo al progresso della scienza nei Paesi in via di sviluppo.

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