"Fra il tramonto e la cena, l'assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l'orologio e le sedie, all'aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa?, chiedevo, e nessuno rispondeva".
Una casa tra due mari, il luogo del ritorno. Dentro quelle stanze si è incagliata l'esistenza di una donna. Che solo riattraversando la propria storia potrà davvero liberarsene.
Nadia Terranova racconta l'ossessione di una perdita, quel corpo a corpo con il passato che ci rende tutti dei sopravvissuti, ciascuno alla propria battaglia.
Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l'ha richiamata in vista della ristrutturazione dell'appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l'ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è piú tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un'identità fondata sull'anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell'assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d'infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.
Nadia Terranova, nata a Messina nel 1978, è laureata in filosofia, dottorata in storia moderna e vive a Roma.
Collabora con diverse testate tra cui Repubblica, Internazionale e il Foglio, è docente alla Scuola del libro di Roma ed è fra gli autori di Pascal su Radio Due Rai.
Per ragazzi ha pubblicato: Caro diario ti scrivo… (Sonda, 2011, segnalato al Premio Elsa Morante Ragazzi, vincitore del Premio Mariele Ventre); Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012, Premio Napoli, Premio Laura Orvieto); Storia d’agosto, di Agata e d’inchiostro (Sonda, 2012); Le mille e una notte (laNuovaFrontiera jr, 2013); Le nuvole per terra (Einaudi Ragazzi, 2015, selezionato al Premio Bancarellino), Casca il mondo (Oscar Primi Junior, Mondadori, finalista al Premio Cento e al Premio Gigante delle Langhe).
Nel 2015, per Einaudi, è uscito il suo romanzo d’esordio Gli anni al contrario, vincitore dei premi Brancati, Fiesole, Grotte della Gurfa, Bagutta Opera Prima, Viadana e Viadana Giovani, Bergamo, Adotta un esordiente, Premio Narrativa Anni di Piombo Luigi Di Rosa e del premio italo-americano The Bridge Award per la narrativa.
I suoi libri sono tradotti in Francia, Spagna, Polonia, Lituania e Usa.