“Non sto chiedendo perdono. Vorrei che questo fosse chiaro. In quanto essere umano non sono orgoglioso delle mie azioni, ma tornando indietro rifarei ogni cosa. Rimetterei la firma su ogni lapide, rovinerei di nuovo ogni vita che già ho reso un inferno, perché non ho compiuto un singolo atto che non fosse necessario e del sangue che mi macchia le mani non una goccia è stata versata gratuitamente.
I miei ordini erano precisi.
Andava fatto, perché la gente potesse, giorno dopo giorno, andare a lavorare, attendere il fine settimana e le vacanze estive, comprarsi l’auto a rate per portare la moglie e i figli al mare.
Andava fatto, perché tutti potessero continuare a gettare le proprie aspettative poco più in là della vita di tutti i giorni.
Andava fatto perché nessuno potesse cambiare le cose.”
Gabriele Giannini, giornalista freelance di successo, vive una doppia vita. Smessi gli abiti civili, infatti, pattuglia le strade celato dietro la maschera dell'Inquisitore, leader dei Vigilantes, un gruppo di supereroi che si sta facendo notare per le proprie imprese azzardate, coraggiose al limite della stupidità. Una volta raggiunte le luci della ribalta, i Vigilantes commetteranno un errore che li porterà a scontrarsi con il potere costituito e a sperimentare i meccanismi che esso mette in atto per preservare i propri equilibri. Ad osservarli a distanza c'è Manlio Gorgia, un ufficiale dei servizi segreti in pensione dagli scopi tutt'altro che chiari, eminenza grigia dietro a molti degli eventi che hanno visto il cammino di diversi supereroi, detti comunemente Maschere, incrociare la strada della politica italiana.
Stefano Tevini, scrittore ed editore. Suoi racconti sono pubblicati su www.anonimascrittori.it, sulle antologie "Storie di (R)esistenza" (ed. Argonauta) e "Il Bit dell'Avvenire" (Tunuè). Nel 2013, pubblica il suo primo romanzo, "Vampiro Tossico" (La Ponga Edizioni) e, nel 2014, due episodi autoconclusivi per la serie web a fumetti "Lo Strano Quotidiano/The Daily Strange" (Madforcomix). E' del 2015 il romanzo "Testamento di una maschera" (La Ponga).